Progetto in Lingua Latina per Erasmus+/SCH
Il “Lagrangia” si apre all’Europa attraverso la lingua latina
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Uno scatto del gruppo ad Aosta per le riprese delle conversazioni in lingua latina
Grazie all’accreditamento Erasmus+/SCH, incoraggiato dal Dirigente Scolastico, dott. Giuseppe Graziano, e ottenuto con il punteggio massimo riconosciuto alla progettazione della prof.ssa Marcella Rizzo, coordinatrice della mobilità Erasmus, gli alunni dell’Istituto, su domanda e dopo specifica selezione, possono sperimentare la bellezza e l’importanza del confronto tra le culture europee, non solo accogliendo gli studenti europei in classe e in famiglia, ma anche partecipando a loro volta nella scuola partner alle lezioni e alle attività scolastiche progettate su tematiche condivise e vivendo la quotidianità da ospiti in famiglia.
In particolare E castris fiunt urbes è il titolo del progetto curato dai docenti Boschetto Daniele, Buffa Gianna, Paola Invernizzi, Schito Alessandra nato dalla consapevolezza che la lingua latina può diventare ancora oggi, nonostante l’accelerazione della modernità e i frettolosi pareri discordi, uno strumento linguistico capace di realizzare spazi comuni e di costruire comunità.
E proprio una laboriosa e piacevole comunità di confronto e di scambio culturale il latino e la storia hanno realizzato sia nella settimana vercellese sia in quella trascorsa a Stoccarda.
Numerose e varie sono state le esperienze culturali vissute e le competenze messe in campo dagli allievi del Liceo “Lagrangia”, dalla preparazione in lingua inglese del materiale multimediale di contenuto storico relativo alla trasformazione del castra in urbs, all’utilizzo della lingua latina come lingua viva per presentare se stessi nel momento dell’accoglienza e per comunicare attraverso brevi dialoghi, alla realizzazione di gruppi di lavoro italo-tedeschi per elaborare dialoghi volti a rappresentare, anche in maniera ironica e umoristica, scene di vita quotidiana tipiche dell’accampamento e della città. A partire dai testi predisposti dagli insegnanti, gli studenti con i loro compagni tedeschi si sono lasciati guidare dalla creatività e dal confronto sino alla realizzazione del prodotto finale, ovvero la recitazione dei dialoghi sullo sfondo dei noti siti archeologici di Aosta. Non poteva mancare la visita guidata in lingua inglese presso il MAC di Vercelli durante la quale gli studenti hanno potuto conoscere i reperti risalenti alla Vercellae, provincia dell’Impero romano.
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Ugualmente interessanti e formative le attività progettate dai colleghi Anja Böge e Michael Rüdel, con i quali si è instaurata sin da subito una collaborazione costruttiva e proficua dal punto di vista didattico, oltre che una relazione personale di reciproca stima e sentita amicizia.
A Stoccarda i nostri alunni, accolti il primo giorno con interessanti e vivaci giochi di conoscenza, hanno potuto sperimentare una pratica didattica diversa dalla propria.
In relazione al progetto Erasmus+/SCH, oltre a doversi abituare alla diversa pronuncia della lingua latina (la restituta), hanno visitato il museo e il sito archeologico di Rottweil, insediamento militare fondato nel 73 d.C. dai Romani con il nome di Ara Flaviae ed in seguito trasformato in municipium, preso visione presso l’archivio storico della città degli “alba amicorum”, cimentandosi non solo nella decifrazione della grafia di età riformistica, ma anche nella stesura in lingua latina di un proprio album, hanno partecipato alla visita guidata della ricchissima biblioteca cittadina. Fra le altre attività ha divertito molto gli studenti la preparazione, all’interno della mensa del Liceo, della coena romana poi consumata insieme ai docenti. Essa ha permesso loro non solo di conoscere da vicino le abitudini alimentari del ceto aristocratico attraverso i testi precedentemente presentati di Catone il Censore e di Apicio, improvvisandosi tutti archimagiri, ma anche di saper pianificare e organizzarsi. E quando la lingua inglese non sopraggiungeva immediata, ecco che il latino era pronto a correre ai ripari, permettendo agli studenti di realizzare una comunità e di riconoscersi parte giovane di un’Europa dalle radici comuni.
Ultima revisione il 15-07-2024